Il premio per la Contrada vincitrice è stato realizzato da due giovani artiste locali, Elisa Motta e Benedetta Chiari
Sarà un “Cencio” con un’anima femminile quello che verrà assegnato alla contrada vincitrice del 42esimo Palio delle Contrade “Città di Fucecchio”, in programma domenica 21 maggio. L’associazione Palio, infatti, ha incaricato della realizzazione due giovani artiste locali: Elisa Motta e Benedetta Chiari. Due fucecchiesi impegnate professionalmente nel mondo dell’arte e della decorazione, seppur in ambiti diversi, e accomunate dalla frequentazione dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
L’ambito premio sarà presentato al pubblico in Piazza Vittorio Veneto, come da tradizione, il martedì che precede la corsa (16 maggio).
“Quella di un “Cencio” che portasse con sé una sensibilità particolare e uno sguardo al femminile – spiega l’assessore al Palio, Daniele Cei – è stata una nostra precisa scelta. E per attuarla abbiamo colto l’opportunità offerta dal nostro territorio che vede una presenza di artiste donne veramente significativa. Elisa e Benedetta con la loro gioventù rappresentano poi un valore aggiunto perché sono capaci di coniugare la tradizione della nostra manifestazione, visto che sono entrambe fucecchiesi, con la freschezza del loro spirito artistico. Credo che i contradaioli apprezzeranno molto l’opera che hanno realizzato”.
Ecco come si presentano le due artiste
Elisa Motta, classe 1990, è un’artista fucecchiese, Textile Designer nel mondo del lusso. Si è trasferita a Milano nel 2015, per intraprendere quella che è ancora oggi la sua carriera lavorativa che l’ha portata, negli anni, a viaggiare in molti continenti per la personalizzazione di borse e scarpe, dipingendo dal vivo nelle boutique delle città più importanti del mondo. Ancora oggi a Milano, cerca di mantenere alto il connubio tra arte e lavoro, come sempre nel proprio percorso.
Fin dal Liceo Artistico Virgilio di Empoli, ha scelto l’indirizzo di pittura, proseguito alla L.A.B.A., Libera Accademia di Belle Arti di Firenze.
Terminati gli studi nel 2014, ha partecipato a mostre locali venendo scelta come artista per esporre nello stesso anno alla Florence Design Week e ad un evento di beneficenza del Lions Club Michelangelo di Firenze.
Parallelamente agli studi e subito dopo, intraprende la carriera di decoratrice, eseguendo decorazioni su commissione sia per privati che per locali pubblici, quali dipinti su pareti, insegne e loghi, oltre a tele, disegni, uno stand fieristico per Pitti Immagine Bimbo a Firenze e uno per LineaPelle a Milano.
Sempre vicina al mondo del Palio, Elisa ha dipinto negli anni giubbe e zucchini per più di una Contrada del Palio di Fucecchio, fino ad arrivare oggi alla realizzazione del Cencio insieme a Benedetta.
Benedetta Chiari, classe 1998, dopo il diploma di maturità scientifica al liceo “Marconi” di San Miniato si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove consegue il diploma in Decorazione e dove attualmente è impegnata nel conseguimento del diploma accademico di secondo livello in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi. Collabora con aziende ed artisti alla realizzazione di esposizioni e ha partecipato con le proprie opere a mostre e concorsi tra cui “Perenne Attualità” presso Palazzo Strozzi, Firenze; “Spacciamo Culture Interdette”, ex Manicomio di San Salvi, Firenze; “IBRIDO” e “Mind the Map”, Manifattura Tabacchi, Firenze; “Il gioco della natura”, Effetto Venezia, Livorno; “Le Vie della Forma”, Casa di Giotto, Vicchio; “KABARÉ 9/10”, Carico Massimo, Livorno; “Biennale Arte Insieme”, Museo Omero, Ancona; “100×100 libri d’artista”, Soncresis D’A, Empoli.
Tra le collaborazioni principali c’è quella per il progetto “SCART, il lato bello ed utile del rifiuto” per il quale realizza i due pianoforti per il tour di concerti “Laura e Biagio Stadi 2019” e il “Sardon Alice” per l’evento Barcolana 51 di Trieste.
Vincitrice del premio artistico letterario “Mario Marianelli” di Santa Croce sull’Arno con l’opera fotografica “Sulla giusta strada” e finalista per la XIV edizione – Building a New World del Premio Nazionale delle Arti all’Accademia Albertina di Torino con l’opera “Il pensiero genera la materia”.