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Gen 2020
Palii d’Italia: proseguono i lavori per la nascita di un soggetto rappresentativo di tutte le realtà
Il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli: “Dobbiamo portare sui tavoli della politica nazionale proposte di legge che riconoscano le buone pratiche che sono alla base delle nostre manifestazioni”
Il Palio di Fucecchio è sempre più impegnato a creare una sinergia e uno scambio di buone pratiche sui temi condivisi con le realtà paliesche di tutta Italia. In questo senso proseguono a ritmo serrato gli incontri e i tavoli tecnici in continuità con gli impegni presi a febbraio 2019 a Fucecchio durante il convegno “Diversi nelle tradizioni, uniti nelle regole”, quando fu sottoscritta una carta d’intenti tra numerosi palii nazionali.
Ieri il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, l’assessore al palio, Daniele Cei, e il presidente dell’associazione Palio, Nicolò Cannella, sono stati protagonisti di una visita nel capoluogo estense per proseguire il percorso intrapreso e che potrebbe portare le città di palio – tra cui anche importanti realtà come Asti, Ferrara e Legnano – a condividere, in fase sperimentale per la stagione di corse 2020, le buone pratiche attuate nel settore delle corse da palio.
Il percorso intrapreso si pone gli obiettivi di incrementare progressivamente una banca dati di informazioni comuni, ottimizzare le risorse ed individuare contenuti ed economie di scala, gettando le basi per un futuro soggetto rappresentativo di tutte le realtà paliesche nazionali. A questo proposito saranno calendarizzati nuovi appuntamenti già nelle prossime settimane.
“Dopo i primi incontri avvenuti anche con Castiglion Fiorentino, Ferrara e Legnano, ai quali l’amministrazione comunale ha partecipato insieme al Cda dell’associazione Palio di Fucecchio – spiega il sindaco Spinelli – sta maturando la possibilità concreta di costituire un soggetto rappresentativo che garantisca agli organizzatori la possibilità di interfacciarsi con le istituzioni e portare sui tavoli della politica nazionale, in modo unitario, proposte di legge che riconoscano la qualità delle buone pratiche che sono alla base delle nostre manifestazioni. Allo stesso tempo dovrebbe consentirci di istituire una rete di collaborazione per ottimizzare le risorse e trovarne di nuove”.